FUOCO CAMMINA CON ME!

FUOCO CAMMINA CON ME!

Art by Michele Barbaro

Anno 1992
Di David Lynch
Scritto da David Lynch, Robert Engels
Musiche Angelo Badalamenti, David Lynch, Julee Cruise
Montaggio Mary Sweeney
Fotografia Ronald Vìctor Garcìa
Cast Sheryl Lee, Kyle MacLachlan, Ray Wise,
Grace Zabriskie, Chris Isaak,
Kiefer Sutherland, Eric DaRe,
Harry Dean Stanton, David Lynch,
David Bowie, Dana Ashbrook,
Moira Kelly, Pamela Gidley,
Jürgen Prochnow, Michael J. Anderson,
Al Strobel, Frank Silva
Produzione David Lynch, Mark Frost,
Gregg Fienberg, Francis Bouygues,
John Wentworth, Johanna Ray,
Tim Harbert
Durata 137′
Titolo Originale TWIN PEAKS: FIRE WALK WITH ME

“Questions In A World Of Blue” 4:53
Angelo Badalamenti
Twin Peaks – Fire Walk With Me (1992)

FUOCO CAMMINA CON ME!

“Quando si accende un fuoco come questo é molto difficile spegnerlo, gli esili rami dell’innocenza sono quelli che bruciano per primi …”

David Lynch (1946)

And you’ll never know how much I’m missing you … David Lynch nella sua “Twin Peaks”. L’incubo inizia in una cittadina chiamata “Deer Meadow”, in certi giorni così grigi che il sole non ce la fa, dove viene rinvenuto il corpo senza vita di “Teresa Banks”. L’FBI indaga, è un caso “Rosa Azzurra”, la soluzione dell’enigma si chiama “Dale Cooper”. L’Agente Speciale opera tra due mondi, realtà e dimensione onirica, e qui va in scena l’inquietante ballata di “Laura Palmer”, protagonista assoluta di questo antefatto del serial tv. Fra sette giorni “Laura” sarà morta, risucchiata in una spirale dal buio, sempre più veloce fino a prendere fuoco: “neanche gli angeli mi potranno aiutare, perduti anche loro”. Il film ha due facce, due ambienti, un dentro e un fuori “Twin Peaks” ed è strutturato come un complesso mosaico dove ogni singola inquadratura nasconde più di un significato, frasi come indovinelli … è un’opera estremamente complicata, figlia di un Lynch stanco della televisione e delle sue restrizioni. Il regista scrive la storia con Robert Engels (uno degli sceneggiatori più prolifici della serie) e si ispira in parte al romanzo “Il Diario Segreto Di Laura Palmer” della figlia Jennifer Chambers Lynch, caricando il crescendo drammatico di simbologia criptica e humor nero. Il montaggio è di Mary Sweeney e la complessa fotografia di Ron Garcìa, dove predominano i colori blu, rosso e verde. Curatissimo e di alta classe il sound design dello stesso Lynch, che amplifica suoni distorti, alienanti e abbassa il volume dei dialoghi rendendoli in alcuni casi incomprensibili, e sottotitolati. Angelo Badalamenti dipinge una colonna sonora con note che vanno diritte al cuore: per capirne l’importanza … alla “Roadhouse” la povera “Laura” è sola, ormai persa e raggiunta dai suoi incubi, davanti a quei tristi occhi azzurri Julee Cruise canta “Questions In A World Of Blue” sul dolcissimo, sublime jazz di Badalamenti, non succede nulla ma il segreto è tutto lì, pura atmosfera dark. Ottimo come al solito anche il contributo del regista (“The Pink Room”), con le sue aggressive note di cupi blues, lascivi umori e pornografia in musica. Degni di attenzione gli interventi della Thought Gang e di Jimmy Scott. Chi si aspettava delle risposte definitive riguardanti il “Twin Peaks” televisivo rimarrà deluso o dovrà faticare molto e soprattutto affrontare il film d’istinto, la razionalità inganna. Presentato al festival di Cannes, “FWWM” fu accolto da pesanti fischi (ma non è una novità) e da una critica unita e ispirata nel massacrarlo con fantasiose recensioni negative. L’opus n.7 del regista americano inizia con un televisore che esplode e l’elettricità da esso sprigionata porta nelle abitazioni (vedi il ventilatore nella casa dei “Palmer”) degli ignari cittadini di “Twin Peaks” incubi e presenze soprannaturali (e nei cervelli dei critici pseudointellettuali solo frustrazione). Da brividi i passaggi riguardanti le entità che dimorano nella “Loggia Nera”, specie il bambino con la strana maschera (che non è interpretato da Austin Jack Lynch, come nel serial). Davvero spaventosa la sequenza in cui “Laura” vede “Bob” che ha scoperto il suo diario segreto nella camera da letto, vi assicuro che non la dimenticherete facilmente. Il cast è ricco e bizzarro: oltre a Sheryl Lee e Ray Wise (“Laura” e il padre “Leland”, nel miglior ruolo della loro carriera), ritroviamo Kyle MacLachlan al quarto film con Lynch, nelle vesti dell’ormai celebre “Dale Cooper” e Miguel Ferrer che interpreta il simpaticissimo Agente “Albert”, l’esperto in medicina forense. Il grande cantante e musicista Chris Isaak e Kiefer Sutherland sono gli Agenti Speciali FBI “Chester Desmond” e “Sam Stanley”, Isaak è una rivelazione. Ci sono anche un incazzato Harry Dean Stanton (“Carl Rodd”), Grace Zabriskie (“Sarah Palmer”), Eric DaRe (“Leo”), Al Strobel (“l’uomo con un braccio solo”), il “Nano” Michael J. Anderson (sempre più bravo!) e il compianto Frank Silva (“Bob”) … la terribile scena in cui questo “incubo vomitato dalle tenebre” uccide la povera “Laura” in un vagone ferroviario abbandonato è stata girata la notte di Halloween, il 31 ottobre, che era anche il compleanno di Silva, lo sfortunato attore morirà nel 1995 di AIDS. Non c’è più Lara Flynn Boyle (che declinò il ruolo) nei panni di “Donna Hayward”, al suo posto la brava Moira Kelly. Purtroppo eliminato (insieme a molti altri) dal montaggio finale, il “Pete Martell” interpretato da Jack Nance … era uno dei più divertenti della serie tv. David Lynch è ancora una volta il Capo Regionale dell’FBI “Gordon Cole”. In una strana sequenza, un David Bowie glaciale (l’Agente scomparso “Phillip Jeffries”), ipnotico e in fuga dalla realtà come nella sua geniale musica: Bowie è una sorta di redivivo “Ziggy Stardust” ritornato dalla morte chissà da quale dimensione, imprigionato in una telecamera a circuito chiuso, “falsificante”, incartata sull’immagine dell’Agente “Cooper” che aveva già sognato il tutto … e poi un’ultima oscura apparizione, uno spirito concepito nel grembo del buio, che piange lacrime nere su un volto senza volto, bianco: “Jumping Man” di rosso vestito, dalla “Loggia Nera”, echi di una melodia lontana lo accompagnano, “Over The Rainbow” (1939) di Harold Arlen scritta per il film “Il Mago Di Oz” di Victor Fleming, ma questa è solo una mia suggestione. “Fuoco Cammina Con Me!”, film manierista di altissima eleganza, pervaso di potenza visionaria e architettura semiotica, di un David Lynch contorto (che come Kubrick o Scorsese non sbaglia un film), che disturba la mente dello spettatore e si serve della torbida personalità di “Laura Palmer” per ribadire il suo moralismo; “dietro scintillanti apparenze, strisciano sempre formiche rosse”. Qui inizia … e qui finisce “Twin Peaks”, la più sconvolgente esperienza televisiva di sempre … finisce in fondo all’oblio dove gli angeli guidano i morti verso la speranza, dove certe vite così tristi amano e soffrono, e cullate da una ninna nanna macabra sognano … guardatelo da soli, al buio … e forse capirete in quale lacrima si nasconde. Il vento ha smesso di soffiare tra gli alberi …

“Ma io non voglio andare fra i matti, osservò Alice. Beh, non hai altra scelta, disse il Gatto. Qui sono tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta. Come lo sai che sono matta? Chiese Alice. Per forza, disse il Gatto, altrimenti non saresti venuta qui!”

Lewis Carroll (1832-1898)

Altre 3 Cartoline Da Twin Peaks
… Il Mito Di Atlantide …
“Con Questo Anello Io Ti Sposo”

“L’aria vibrava dolcemente e portava di lontano la musica di un canto che penetrava fino al cuore di uomini e animali. La terra e il cielo trattenevano il fiato.”

Ferdynand Antoni Ossendowski (1876-1945)

Un regno sotterraneo dove la dimensione spazio-tempo non ha nessuna importanza, vi dimorano gli spiriti di Luce e quelli delle Tenebre. Si giunge ad esso dopo un lungo viaggio (il frate avventuroso Odorico da Pordenone così scriveva: “Udivansi nell’aria vari tipi di musiche …”), dopo lunghi corridoi e molte stanze. “Hohl Welt Lehre”, la “Teoria Della Terra Cava”, una dottrina pseudoscientifica, stravagante, che ha fatto proseliti. L’astronomo Edmond Halley (1656-1742), quello della famosa “Cometa”, il matematico svizzero Leonhard Eulero (1707-1783) e il pioniere e Delegato del Congresso americano John Cleves Symmes (1742-1814). Il primo occidentale a parlarne esplicitamente fu il medico e occultista francese Alexandre Saint-Yves D’Alveydre (1842-1909), dopo un viaggio in forma di doppio astrale nel mistico mondo sotterraneo. Da una lontana galassia, da un’altra dimensione sono giunte sulla terra delle entità di luce che vivono all’interno del nostro pianeta (“Teoria della Terra Cava”), un unico obiettivo: liberare il “fuoco” dentro di noi. Il loro capo è chiamato “Re del Mondo” o “Mago”, conosciuto anche come “Brahytma” … si dice sia stato a colloquio con Dio nel mondo sotterraneo di Agarthi. Intorno la “Loggia Nera” e la “Loggia Bianca”, le case dei Goro, che controllano tutte le forze invisibili della terra, del cielo e dell’inferno (situato ad un livello ancora inferiore a quello di Agarthi). Per i buddisti la capitale segreta si chiama Shamballah, cercata forse invano dal Führer Adolf Hitler (1889-1945) convinto assertore della “Hohl Welt Lehre”. Una musica misteriosa … il “Mago” vuole il fuoco di noi uomini, la nostra anima. L’anello verde ha il potere di evitare la possessione, ma chi non sarà posseduto sarà ucciso. L’invito delle entità della “Loggia Nera”, la tentazione, l’offerta del “Nano” a “Laura Palmer”: “Con questo anello io ti sposo …” Tanti i personaggi che ci ballano. “Laura” è cosciente di andare incontro alla morte indossandolo, ma non vuole le tenebre in questa vita … la sua fine è l’inizio di “Twin Peaks”.

Rosa Azzurra e White Horse

I casi “Rosa Azzurra” sono tutti quelli che hanno implicazioni soprannaturali. La rosa azzurra infatti in natura non esiste … “Sarah Palmer” (la madre di “Laura”) in due occasioni vede un cavallo bianco: la prima volta ne “I Segreti Di Twin Peaks” e la seconda in “Fuoco Cammina Con Me!”. Negli Stati Uniti col termine “White Horse” si indica la droga. “Sarah” è sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, inoltre in diverse mitologie il “cavallo bianco” è un presagio di morte, destinato tristemente ad avverarsi!

Essere O Non Essere

Un fatto misterioso: l’Agente dell’FBI “Chester Desmond” sta dando un’occhiata alla roulotte di “Teresa Banks”, la prima vittima del misterioso “serial killer”, ad un certo punto ecco apparire una donna molto inquietante, sporca e mal messa, forse ferita … si affaccia all’interno della roulotte per un attimo e se ne va via subito, senza dire una parola, senza lasciare nessuna traccia nel film. Nei titoli di coda si evince che la misteriosa signora è interpretata da una certa Ingrid Brucato. Sul sito internet IMDb.com (il più completo al mondo sul cinema) l’attrice esiste in effetti, ma senza la minima informazione sul suo conto, fatto abbastanza strano per IMDb, e inoltre ha recitato solo in “Fuoco Cammina Con Me!”. Ingrid Brucato è l’anagramma di “C In Our Drag Bit”, intraducibile in italiano, però “Drag”: “genere di spettacolo in cui le parti femminili sono recitate da uomini”. Ingrid Brucato non esiste … chi è in realtà? Chi si nasconde dietro questo nome? … David Lynch.

“… ma presto non soffrirò più di quello che ora soffro. Presto queste angosce brucianti si placheranno. Salirò trionfalmente il mio rogo funebre , ed esulterò nello strazio delle fiamme che mi divoreranno. La luce di questo incendio svanirà, le mie ceneri saranno disperse dal vento.”

Mary Shelley (1797-1851)

… ciao “Laura”.