Il 10 luglio a quindici anni esatti dalla morte, la città consegnerà un tributo all’agente scelto Francesco Tammone «caduto nell’adempimento del dovere per mano criminale». L’unica vittima di mafia riconosciuta a Potenza, il poliziotto ucciso in via Tirreno, a pochi passi dal punto del rione in cui c’è una targa commemorativa. Nel corso di una cerimonia, durante la due giorni della manifestazione nazionale di Libera, a Potenza, lo scorso marzo, la famiglia Tammone ha chiesto che la targa fosse rimessa dove era prima, nel punto esatto in cui Francesco fu ucciso in strada, nel rione, «in nome degli ideali di giustizia e legalità». In quell’occasione era stato promesso che sarebbe stato trovato un momento giusto di memoria, con una messa e con l’intitolazione del parco urbano di Cocuzzo, quello che tutti chiamano “la nave”, a questa «vittima di mafia » della città. Domenica, nell’anniversario del suo omicidio, così Potenza, con il Municipio e Libera, ricorderà «il sacrificio e la figura di Alle 18 ci sarà l’intitolazione del parco e la posa della stele commemorativa. Seguirà la messa celebrata dal vescovo Agostino Superbo.