Con il ballottaggio di Melfi e di Pisticci si è chiuso il capitolo elezioni 2011 in Basilicata. L’esito del secondo turno non muta, sostanzialmente, il quadro generale. Il dato complessivo più eclatante resta, dunque, la perdita, per la coalizione di centro destra, dei due centri lucani più popolosi. E’ una sconfitta grave che va a chiudere un percorso caratterizzato da una politica economica e sociale deficitaria e da un disinteresse governativo per le vicende della Basilicata che ha reso vani gli estremi tentativi, dei parlamentari lucani filo berlusconiani, di recuperare in extremis il consenso.
La gente lucana, invece, ha tratto spunto dall’occasione elettorale per esprimere un dissenso tanto marcato quanto inequivocabile. In molti comuni sono state elette delle liste civiche, sebbene le stesse siano state espressione delle coalizioni dei tre poli. Diverse sono state le peculiarità di questa competizione elettorale. Su tutte quella di Sandrino Berardone che è diventato sindaco di Castronuovo Sant’Andrea, suo paese natale, benché avesse già indossato la fascia di primo cittadino a San Costantino Albanese, centro arbereshe della sua consorte. Altro particolare è quello dei due Mitidieri che diventano sindaci: Domenico a Lagonegro e Gaetano a Lauria. Le donne sindaco sono tre: Maria Antonia Fidanza ad Oppido Lucano, Domenica Orofino a Fardella e Anna Trevigno ad Oliveto Lucano.
Fiato sospeso, dunque, dopo il primo turno. L’attesa, però, è terminata con lo spoglio di ieri che ha confermato le previsioni della vigilia. A Melfi si è imposto, con largo margine, Livio Valvano, candidato del centro sinistra, che ha ottenuto un confortante 62,8 per cento contro il 37,2 per cento della sua avversaria, la navaziana Mina Sassone di “Io amo l’Italia”. A Pisticci, invece, la situazione si è presentata più complessa e dalle urne è scaturito un esito che ha gratificato il centrista Vito Di Trani, divenuto sindaco con il 54,84 per cento dei consensi, contro il 45,16 per cento del suo antagonista, Andrea Badursi, candidato del centro sinistra.
In conseguenza di questa conclusione, il segretario Pd della cittadina jonica, Rocco Negro, si è dimesso e gli echi stanno creando non pochi problemi anche ai vertici regionali di partito.
Da registrare in tutti e due i centri lucani, un aumento del partito degli astensionisti con percentuali di presenza ai seggi più basse nel secondo turno.