Meno conosciuta delle modelle che sfilano per l’ alta moda, ma certo non meno giovane e bella, la Costituzione italiana è il frutto di un lungo e approfondito lavoro svolto dall’Assemblea Costituente. Classe 1948, ma senza nessuna ruga da pensionata, il suo battesimo coinvolse le menti e le coscienze dell’intero paese. Spesso la si sente definire antiquata e superata, qua e là qualcuno tuona contro questo o quell’articolo, qualche altro la vorrebbe piegare agli interessi di questa o quella categoria, ma per fortuna quelli che la amano e la difendono sono molti di più di quelli che la detestano. Certo, come per ogni grande diva, di tanto in tanto si rende necessario riprendere l’acconciatura, tagliare qualche ciocca con doppie punte, ritoccare il maquillage, ma nessuno pensa mai di stravolgerle i connotati. Rinfrescare qualche passo per partecipare da protagonista al ballo contemporaneo senza restare attardata, ma niente di più. La bellezza dei lineamenti e l’eleganza delle movenza rimane quella originaria. Quando la nostra Costituzione fu scritta prese i natali dalle macerie di un Italia allo stremo, attraversata da forti contrapposizioni ideologiche; ragion per cui essa fu pensata per porre, in un contesto estremamente difficile, le fondamenta per la costruzione di regole di convivenza civile che sono ancora all’avanguardia nel mondo intero. Ciononostante essa stessa prevede le regole per poter essere all’occorrenza modificata e modernizzata.
La nostra Costituzione contempla i diritti umani fondamentali: libertà di pensiero, di religione, di associazione, di stampa, di movimento, libere elezioni con voto segreto. Ripudia la guerra, tutela le minoranze, riconosce il diritto al lavoro, stabilisce l’uguaglianza dei cittadini, promuove lo sviluppo, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico, sancisce la parità uomo-donna, riconosce il diritto di sciopero, etc. Insomma si potrebbe davvero dire: “Chi può darti di più?”.
Eppure, nonostante da sessant’anni tutte le leggi promulgate nel nostro paese devono necessariamente allinearsi, pena l’incostituzionalità, ai principi in essa contenuti, la nostra Costituzione, vero perno di tutto l’impianto legislativo e sociale, a dispetto di tutta l’importanza che riveste non gode di una altrettanta diffusa conoscenza tra i cittadini.
Una modella oggi gode forse di maggiore notorietà, ma la nostra Costituzione è sempre lì: alta e snella come il primo giorno e ci auguriamo per molti lustri ancora.