L’Università degli Studi della Basilicata e la Mostra del Cinema di Venezia: due mondi apparentemente molto lontani e divergenti, ma che lo scorso 3 settembre si sono incontrati e uniti per raggiungere il medesimo obiettivo, ossia raccontare un viaggio “nell’anima di un ateneo che cerca di rendere normale la diversità”. Non è retorica ma la storia di un successo. L’Università della Basilicata, infatti, è la prima, in Italia, per il numero e la tipologia di apparecchiature per facilitare i percorsi di studio dei disabili, con aule attrezzate, un servizio di tutoraggio personale “modellato” sulle scelte didattiche dello studente, e varie forme di sostegno economico.
I dati e le attività del Servizio Disabili sono stati illustrati in due prodotti video: «Uno spot promozionale della durata di un minuto e trenta, dove si mette in risalto l’esistenza di un aula accessibile, che è stata creata all’interno dell’ateneo, e un prodotto molto più ampio e strutturato della durata di circa mezz’ora che vuole raccontare, attraverso le emozioni dei ragazzi e dei tutor, il concetto dell’annullamento della diversità e del termine di normalità quando si trovano a convivere in un ambiente facilitante, che mette le persone sullo stesso piano.», spiega il regista Fabio Bavusi.
UNIBAS ALL INCLUSIVE è lo slogan scelto per raccontare quattro storie di successo di studenti lucani tipo, che, grazie all’impegno, all’amore e alla costanza di tanti, ma non troppi, hanno potuto vivere la carriera universitaria senza barriere; e sono loro stessi a raccontarlo, con i loro tutor, ormai amici, e grazie alla narrazione dell’attore e doppiatore Ennio Coltorti (”voce” degli attori Usa Ben Kingsley, Willem Dafoe e Patrick Stewart). Tutti possono farcela, e tutte le barriere sono abbattibili, non solo nelle aule, ma fuori dal campus.
Giuseppe, laureato all’Unibas, dopo il timore iniziale di non trovare una struttura che facesse al suo caso di disabilità motoria, è oggi iscritto al master in Genetica forense; Franco, matricola di economia aziendale, ogni giorno si imbatte in barriere architettoniche e umane, ma grazie alla tutor Antonella, al “Giardino della Speranza” e alla Cooperativa Betania, vede il suo percorso normalizzato; Filomena, non vedente, si è laureata in Lingue, e ora punta a viaggiare nel mondo. Molti disabili hanno partecipato anche alle attività extracurricolari dell’Ateneo, come un concerto nel campus di Potenza: sul palco c’era Vincenzo, rappresentante degli studenti disabili dell’Unibas, che ha suonato le percussioni. E’ sordo dalla nascita, ma durante le prove ha detto: “Ho sentito i tamburi”. Una frase normale per tutti, che oggi è normale anche per lui; questa frase e i tamburi, allora, simbolo di un traguardo raggiunto, oltre i confini didattici, hanno fatto da colonna sonora all’intero video, grazie al contributo di Pietro Cirillo e i Taranta Lucania.
Grazie al sostegno della Lucana Film Commission, nella persona del presidente Paride Leporace, che ha creduto molto nel laboratorio audiovisivo, il video “Unibas All Inclusive” è stato proiettato alla 71/a Mostra del Cinema di Venezia, nell’ambito della rassegna “CinemaDamare”, diretta dal giornalista Franco Rina.
Ecco il link al Reportage
Maggiori informazioni ne Il Lucano Magazine tra pochi giorni in edicola.